Piglia Un Uovo che Ti Sbatto

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Il Pubblico di “Piglia Un Uovo che Ti Sbatto” sembra a Woodstock. Foto di Giulia Formica.

Vede dottore, sarà che sono figlio di una sarta, ma io sono un uomo misurato.

Credo di aver imparato nel tempo a voler controllare le emozioni.

Non che non ne abbia, ma di solito, prima nascono e solo dopo vanno ad allagare la tua testa.

Invece io ho imparato il contrario.

Prima vedo se van bene, poi fornisco un lasciapassare e solo a quel punto agiscono.

Ma mica tutte passano.

Alcune rimangono impigliate nella coscienza e mica svaniscono.

Magari all’improvviso mi commuovo mentre sto zappando l’orto, o peggio ancora rido e son felice

con una battuta di Gerry Scotti..

Ma rientra sempre in un’emozione misurata, ripiegata ed ordinata come un cappotto rosso appena

ritirato dalla lavanderia.”

Esordisce cosi, questo monologo brainstorming, davanti ad un ipotetico psicoanalista che ascolta un

uomo “misurato”.

Dalla sua infanzia dove la coscia di una supplente lo porta in un mondo parallelo fatto di negozi di

intimo e nylon, al suo approcciarsi alla musica per fare Rumore.

Dal Rumore alla necessità di produrre del Suono.

Da amici ciccioni che rimangono incastrati in scivoli acquatici, alla dissacrazione delle Teen Love

Songs.

Dalle sue considerazioni su come la felicità sia rappresentata da una bella bugia, alla difficoltà di

percepire una verità.

Fino alla conclusione per comprendere di far parte di una Generazione Tiepida, perennemente

scaldata da uno schermo di un computer e perennemente raffreddata dal mondo esterno, sempre in

contemporanea, bloccando cosi la vera forza d’azione dell’uomo.

Cinico, surreale, terribilmente comico e leggero, Dario Benedetto porta in scena il risultato

dell’esperienza di Stand Up Comedy appresa a New York nel 2012.”

www.dariobenedetto.com

Piglia Un Uovo che Ti Sbatto”

Un Libro da Leggere a Tutto Volume

Il libro “Piglia Un Uovo che Ti Sbatto” è uscito insieme alla casa editrice Edizioni Compagine.
Cosa è successo?
Gli editori hanno visto lo spettacolo.
Se ne sono innamorati.
Mi hanno chiesto oltre al testo integrale altri capitoli nuovi di zecca.
Hanno editato, corretto e uniformato.
Stampato e pubblicato e messo in vendita.

Da oggi quindi potete acquistare il libro in diversi modi.
Potete andare nelle librerie nazionali indicate sul sito della casa editrice oppure, sempre dal sito, potete ordinarlo online.
Oppure potete rimanere aggiornati sulle presentazioni pubbliche che si susseguono per l’Italia o vedere lo spettacolo e acquistarlo al termine.
Il sito della casa editrice è
http://www.edizionicompagine.com/.

Ogni capitolo del libro ha come titolo una canzone.
La Playlist la potete ascoltare su Spotify, omonima.

Piglia Un Uovo che Ti Sbatto” è un Libro da leggere a Tutto Volume.

Recensioni spettacolo:

…Ugualmente serrato è il monologo – esperimento italiano di Stand Up Comedy newyorkese – proposto da Dario Benedetto. Diversi sono però i toni, benché la comicità arguta e irresistibile dell’attore torinese lasci sempre un retrogusto amarognolo. Piglia un uovo che ti sbatto è l’immaginaria confessione a un invisibile psicanalista, un ritratto delle contraddizioni, dei velleitarismi, dei travestimenti e dell’autoindulgenza che garantiscono un’esistenza pacifica a gran parte della società occidentale.

Laura Bevione, Torino

Frutto dell’esperienza newyorkese con la Stand Up Comedy, “Piglia un uovo che ti sbatto” è un monologo-seduta psicoanalitica dai toni surreali, che alterna i ricordi e le idiosincrasie di un attore spietato e misurato. Dario Benedetto sa coinvolgere e far ridere ma anche riflettere, tenendosi sempre distante dalla facile retorica in cui spettacoli di questo genere possono facilmente cadere.

KLP Teatro, Torino


il comico riempie la sala, soprattutto quando si appoggia a una tecnica eccellente e a meccanismi narrativi e ritmici da orologeria svizzera. È il caso di Dario Benedetto, al quale riconosciamo una padronanza del gesto e di una certa satira dei costumi.. uno spettacolo godibile e comicamente inarrestabile.

Teatroecritica, Roma

Un libro di divertimento e poesia. Che coinvolge e si fa leggere di corsa, pagina dopo pagina, immagine dopo immagine.
Una seduta di psicanalisi pubblica, dove l’autore racconta tic, ossessioni, sogni e deliri. L’infanzia, le donne, e pure i gatti.
Il tutto accompagnato da una virtuale colonna sonora.
Una volta finito il libro è impossibile non desiderare di andare a vedere anche l’artista dal vivo.
Intanto, vi consiglio caldamente di fare come me: leggete “Piglia un uovo che ti sbatto” di Dario Benedetto, edito da Compagine.”

RadioCole, Torino

Si ride durante gli spettacoli di Dario Benedetto. Tanto e di gusto. E’ capace di fare battute e associazioni così geniali che si fa fatica a non applaudire durante lo spettacolo, ma interromperlo sarebbe un peccato. E tuttavia, non si è di fronte a qualcosa di superficialmente ironico. La sua ironia porta invece a riflettere su concetti profondi. Per questo poco dopo aver abbandonato la sala ti trovi a ripensare ai vari passaggi, a sentire l’eco che hanno suscitato dentro di te. E ogni volta mi meraviglio di come lui riesca, in soli sessanta minuti come stasera, ad affrontare una tale vastità di argomenti senza confusione né retorica.

E come non concordare con lui sul fatto che siamo una Generazione Tiepida. Perché? Andate a vedere lo spettacolo. Lui saprà spiegarvelo benissimo e in poche parole.”

Giulia Vicari, Torino

Dario Benedetto, solo di fonte ad un microfono, racconta episodi slegati e accompagnati da una colonna sonora appena accennata, che prende significati da lui suggeriti. Particolarmente azzeccata l’interpretazione di Beautiful di Cristina Aguilera in quanto simbolo della paranoia femminile nei confronti della bellezza.

Ciò che è leggero costituisce aspirazione verso l’alto e verso la felicità, come il Grande Amore, come l’invenzione che trascende la realtà e come l’ironia elegante di un monologo intelligente, ironico e arioso.”

Nicoletta Cavanna, RadioGold, Valenza.

Piglia un uovo che ti sbatto” di Dario Benedetto è un’arma emozionale che distribuisce luce a chi ha la fortuna di maneggiarla. Immagino un gruppo di amici con un bicchiere di vino rosso in una mano e questo libro nell’altra, in un ambiente rilassato che profuma di dolce, echeggia di entusiasmo e sa di bellezza.

Ed è proprio la bellezza della vita in ogni sua forma a scorrere tra le pagine, pagine attraverso cui possiamo sbirciare nella casa dei pensieri per osservarli al microscopio e, ingrandendoli a piacimento, illuminare ora quell’angolo di intimità, ora quello spazio raccolto dove essere se stessi.

Queste righe non sono solo sorriso, sono anche musica perché è capitato a tutti di associare un vissuto particolare a un insieme di note. Del resto, credo sia naturale riportare un momento a una canzone, così come credo sia inevitabile che quella canzone ci ricordi quel momento. Quel momento che diventerà un ricordo e che riempirà uno dei vagoni del treno che viaggia lungo i binari passionali della nostra mente e del nostro cuore.

Così, diventa fondamentale chiudere gli occhi, sedersi al di là delle rotaie e rivivere questi ricordi, siano essi intimi e legati ad avvenimenti familiari, giovanili e in chiave rockettara, gastronomici e caratterizzati da un guizzo che non ti aspetti, femminili e inneggianti alla donna, relazionali e condizionati da ‘quella’ sindrome mensile, tecnologici e connessi a quella bonaria malinconia del tempo andato che ogni tanto ci prende, animali e graffianti nel loro modo di essere prìncipi, economici e delimitati da numeri che tutti guardiamo attentamente.

Ma i vagoni non finiscono qui e se alcuni sono dipinti con cromie ilari, altri sono tinti con le sfumature del mare perché sotto la superficie di una bocca increspata si nasconde un profondo fondale dove non sempre la luce penetra, ma, quando le ancore del buonumore verranno gettate, quel fondale non potrà che risplendere.

Perché per fare ridere davvero l’introspezione è imprescindibile e Dario è una dolce sonda che scende nelle profondità per estrarre quella goccia di essenza indispensabile per vivere la vita come si deve.

https://tremandorle.wordpress.com/2016/12/21/mandorla-natalizia-per-chi-vuole-ridere-di-gusto-christmas-almond-for-the-one-who-adores-to-laugh/

Lo spettacolo ha raggiunto le 150 repliche sparse per l’Italia.

Da Torino a Vicenza, da Domodossola a Genova, Da Arezzo a Milano.

Durante l’estate 2013 il progetto “PigliaCi Sul Serio” ha portato lo spettacolo in posti non convenzionali, come chiese sconsacrate, uffici di notte, mansarde, cortili condivisi, ville in campagna, villaggi eco sostenibili, salotti, tutto realizzato con un enorme passaparola.

Nel 2015 nasce la collaborazione con LFLP Laboratorio di formazione e lettura psicoanalitica, diretto dal Dott. Giancarlo Gramaglia, preparando diversi incontri presso Università, Comuni e Circoli, che definisce “Piglia Un Uovo che Ti Sbatto”:

Perché è un libro importante? Perché capace di esprimere la cultura attraverso il suo Colto, perché fa vedere il lavoro che la psicoanalisi produce su di un soggetto, perché denuncia i limiti del lavoro psicoanalitico che possono essere solamente personali, perché lascia cadere ogni forma teorica e di conseguenza esprime il pensiero di natura. Questo libro esprime la caratteristica della scienza amica di una logica chiamata uomo, con la prudenza di ciò che tratta coltivando il pensiero come il proprio giardino, cioè non esprime né indifferenze né ostilità ad un altro pensiero.

Dario Benedetto scrive sano, ha rivisto la sua storia ed è in grado di ironizzarci. Lascia fluire il pensiero, come quando in seduta suggerisco al paziente: “lasci liberamente scorrere, dica tutto, anzi proprio ciò che non vorrebbe”, e il paziente lo fa nel suo modo che è il suo stile. Ogni psicopatologia è ancorata alle teoria, dove nelle parole sono scritte i destini, si evidenziano i comandi: si fa così!, si scrive così! Si trovano solamente asini con sembianze umane. Benedetto vince la paura della parola, cioè supera la psicopatologia e ci comunica i frammenti del suo universo che possono anche non piacere. Certo il suo universo potrebbe anche essere altro, magari più vicino a qualcuno e meno ad altri; provo a riprendere qualcosa di pag. 58 che ho fatto mio: Il suo universo “esprime qualcosa senza fermarsi alla dogana della logica dell’altro” superando la limitatezza lacaniana del significante per un altro significante: significa quello e basta! e qui sono Io che ho preso qualcosa da Benedetto e che l’ho fatto mio. La sua narrazione è sogno, è il suo sogno! Un plauso agli editori.”

Dott. Giancarlo Gramaglia.

Info e recapiti:

www.dariobenedetto.com

Scheda tecnica minima:

Microfono “gelato” a filo Shure con relativa asta nera.

Lettore CD o computer per lancio brani, possibilità di utilizzare un piccolo amplificatore sul palco o direttamente dalla regia mixer.

Audio stereo con uscita casse esterne.

Dotazione minima fari PAR (numero 2) con relative gelatine ghiaccio, nello specifico un piazzato e uno/due fari dedicati alla zona asta microfono. Indifferente se su angolo destro o sinistro del palco.

Fondale nero.

Durata montaggio e sound check 30 minuti, smontaggio 20 minuti.

Durata spettacolo 55 minuti.

Consigliato ad un pubblico da 14 anni in su.



Il testo dello spettacolo “Piglia Un Uovo Che Ti Sbatto” è scritto da

Dario Benedetto

Autore SIAE

sezione DOR 191579

Codice Opera 907909A

Il Libro omonimo è edito da Edizioni Compagine, Torino.

Le musiche dello spettacolo sono edite e sono:

Blur-The Universal

AC/DC- You shock me all night long

Muse-Blackout

Radiohead-No surprises

Christina Aguilera-Beautiful

Bob Marley-Jammin

Debussy-Claire de Lune

bc16-2
Milano 2016-Edizioni Compagine

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